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di don Pierpaolo Petrucci

Il solo motivo che può autorizzare un cattolico a resistere all’autorità nella Chiesa è la fede.
In particolare, per quel che riguarda la liturgia, solo la fede può motivare il rifiuto del nuovo rito della messa ed il motivo fondamentale per cui ogni sacerdote e fedele non può accettare il Novus ordo è proprio perché «rappresenta, sia nel suo insieme come nei particolari, un impressionante allontanamento dalla teologia cattolica»[1]

di don Benoît Wailliez

Al giorno d’oggi sono particolarmente interessanti due proposizioni condannate da papa Pio VI nella costituzione Auctorem fidei (1794), riguardante gli errori giansenisti del sinodo di Pistoia.

«Dopo la consacrazione il Cristo è veramente, realmente e sostanzialmente sotto le specie; allora tutta la sostanza del pane e del vino cessa e rimangono soltanto le specie. [Questa affermazione] omette totalmente la menzione alla transustanziazione (…). Questa omissione sconsiderata e molto sospetta (…) è perniciosa, viene meno all’esposizione della verità cattolica riguardante il dogma della transustanziazione e favorisce gli eretici.» (DS 2629).

di don Pierpaolo Petrucci

Il protestantesimo con il suo principio del libero esame delle Sacre Scritture, trasformò la religione in un fattore puramente  soggettivo e quindi privandola di qualsiasi influenza sulla vita politica; l’eredità di tale sovvertimento verrà raccolta dalla Rivoluzione Francese, che ne svilupperà i germi tanto da giungere al laicismo di stato con la Dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino  dell’agosto del 1789 che pone le basi di un nuovo ordinamento sociale e politico, diametralmente opposto a quello della civiltà cristiana.

marcel da cortedi Piero Vassallo

I riformatori della Fede cattolica sono posseduti dall’illusione di conquistare il mondo adulandone gli errori e imitandone le demagogiche manfrine.

 di Daniele Casi

Se fosse una favola inizierebbe così: “C'era una volta, tanto, tanto tempo fa, la riforma della Riforma Liturgica...” purtroppo, però, non si tratta di favola, bensì di fredda cronaca di pochissimi mesi addietro che, l'uragano abbattutosi sulla Sede di Pietro, pare aver ascritto ad un tempo lontanissimo. Ricapitoliamo brevemente: giusto 8 anni fa, nel corso degli auguri natalizi alla Curia Romana[1], Benedetto XVI tirò fuori dal cilindro della sua profondità teologica il tema dell'Ermeneutica del Concilio Vaticano II.

di don Franz Schmidberger

Per concludere l'anno della Fede, il Santo Padre, Papa Francesco, ha pubblicato l'Esortazione apostolica Evangelii gaudium sul tema della predicazione del Vangelo nel mondo d'oggi. Questo documento, a causa della sua notevole estensione, 289 punti, richiede al lettore e al teologo un notevole sforzo per essere studiato correttamente. Si sarebbe potuto dire di più con meno parole. Le righe che seguono cercano di darne un primo riassunto, certamente incompleto.

 di don Mauro Tranquillo

Si rifanno insistenti le voci, nell’ambiente “tradizionale”, di una presunta irregolarità nell’abdicazione di Benedetto XVI, e questo anche da settori della Chiesa che non avevano avuto da ridire sui recenti Papi post-conciliari. Sembra quasi che l’elezione di Francesco abbia apportato un cambiamento qualitativo alla crisi, come se finora nessun errore fosse stato diffuso dalle Autorità e la situazione fosse esplosa ora.

 di Cristina siccardi

“… se noi crediamo che c’è una sola verità, la sola religione vera è quella della Chiesa Cattolica, perché fondata da Dio Stesso. Noi crediamo che Gesù Cristo è Dio e Gesù Cristo ha fondato la Chiesa Cattolica. Credo in unum Deum – Credo in unum Dominum Jesum Christum – Credo in unum baptisma – non in duema unum, unum, unum.   Allora abbiamo la fede o non l’abbiamo?”

concilio vaticano secondodi Roberto de Mattei

Il 13-14 novembre 2012 si è svolto all’Università Cardinal Stefan Wyszynski di Varsavia un convegno internazionale sul tema Dilemmi della Chiesa e presenza cristiana nel mondo. La svolta del Concilio Vaticano Secondo. Tra i partecipanti, il prof: Normann Tanner s.j. il prof. Jean-Miguel Garrigues o.p., il prof. Jan Grosfeld e il prof. Roberto de Mattei, di cui riportiamo l’intervento, sul tema: La genesi storica dell’idea di libertà religiosa.

frate domenicano

Editoriale del n° 86 (autunno 2013) della rivista Le Sel de la Terre 

 

 Lumen fidei: la dottrina dell’esperienza

Nell’Enciclica Lumen Fidei (29 giugno 2013), papa Francesco e Benedetto XVI ci descrivono la fede come il frutto di un’esperienza, quella dell’incontro con Dio e il suo amore. Ecco alcune frasi dell’enciclica che ne parlano (1):