Convegno 2014Il Convegno di Studi Cattolici antimassonici di Rimini ha visto quest’anno la sua ventiduesima edizione (17-19 ottobre 2014) all’insegna degli argomenti che ne hanno fatto la grandezza e l’importanza. In particolare lo studio delle strategie della controchiesa nella sua lotta contro il Cristo si è avvalso quest’anno della luce del Magistero del Papa san Pio X, di cui ricorre il centenario della morte.

 

La particolare corruzione dottrinale che la gerarchia ha manifestato in occasione dell’ultimo sinodo è stata esaminata in apertura del Convegno da don Mauro Tranquillo, che ha mostrato come le dichiarazioni del Papa e di alti ecclesiastici sulla questione dei divorziati conviventi siano servite a manifestare una concezione totalmente modernista dell’evoluzione del dogma. L’enciclica Pascendi di Papa Sarto serve allora per capire delle idee che si rifanno al modernismo di cento anni fa, senza dimenticare l’influenza dell’ecclesiologia di stampo ratzingeriano.

Il mattino seguente il filo del discorso è stato ripreso dal prof. Giovanni Turco, che ha spiegato l’equivoco tra l’Italia della Tradizione, essenzialmente cattolica e culturalmente multiforme, e l’Italia-Stato uscita dalla lotta alla Chiesa e dal tradimento democratico-cristiano. Ogni discorso politico cattolico sul nostro Paese non può prescindere da questa distinzione.

Roberto Dal Bosco ci ha invece condotti nelle profondità oscure della controchiesa, che non possono non trovarsi nelle menti tenebrose dei demoni. A loro è versato l’immenso sacrificio di sangue umano degli aborti e dei genocidi insensati; l’aumentare del peccato che grida vendetta al cospetto di Dio dell’omicidio innocente non può non essere porta all’azione degli spiriti malvagi nel mondo. Gli stessi spiriti che aspirano all’onniscienza divina sono serviti dalla massa di informazioni stoccata nei grandi server della rete.

Dopo di lui Andrea Giacobazzi ha messo in risalto il vero Israele, la Chiesa Cattolica, come unico erede e compimento dell’Antica Alleanza. A questa verità si oppone l’ostinazione del popolo ebraico, ma anche il razzismo ariano che dimentica l’ebraicità del Messia e l’ecumenismo modernista che crede nella persistenza della vecchia legge per gli ebrei. Di fronte al sionismo nascente San Pio X ricordava che mai la Chiesa avrebbe potuto favorire o riconoscere lo stato ebraico, proprio come l’ebraismo attuale non ha riconosciuto il Salvatore Gesù.

Nel pomeriggio Stefano Colombo ha proseguito lo studio storico delle sette massoniche, che cercavano nella dottrina esoterica la ricomposizione dell’unità perduta con l’eresia protestante. Gli organismi che con vari espedienti tendono alla creazione del governo mondiale non sono se non l’emanazione delle idee delle logge.

Ha concluso il convegno il prof. Matteo D’Amico, mostrando come l’uso e l’abuso dell’informatica porti a una dimostrata diminuzione delle capacità intellettive, paragonabile a una sorta di demenza.

Don Pierpaolo Petrucci ha tirato le somme ricordando l’attualità dell’esempio di san Pio X e della sua azione, oltre che della sua dottrina di fronte allo scenario interno ed esterno alla Chiesa. L’urgenza di formare veri cattolici si fa sempre più sentire, e in questo senso l’opera delle scuole appare veramente la più urgente e importante, oltre che politica nel senso più alto del termine.

Domenica la Santa Messa solenne ha riunito tutti presso il Priorato di Spadarolo, con il canto dell’Ordinario in polifonia secondo una vecchia melodia composta da un sacerdote riminese. Nel sacrificio di Nostro Signore si è dato compimento nel modo migliore al programma di “restaurare tutto in Cristo” che già fu di san Pio X e che i convegnisti hanno fatto proprio. Dalla Messa e dal sacerdozio si deve ripartire, come insegnava Mons. Lefebvre, per rifondare una società cristiana e per combattere nel modo più efficace le forze occulte.

 

 

 

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