Convegno 2009 - sala parziale

17° Convegno di studi cattolici della Fraternità San Pio X

Il 23 e 24, ottobre ha avuto luogo il 17° convegno di studi cattolici, organizzato dalla Fraterntià san Pio X all’Hotel Carlton di Rimini sul tema: “Che cosa è di Cesare, che cosa è di Dio: l’errore della laicità”.

Il soggeto, di grande attualità alla vigilia dei colloqui teologici della Fraternità Sacerdotale San Pio X con le autorità romane, ha attirato una grande partecipazione ed è stato approfondito in maniera magistrale da relatori di qualità.

Convegno 2009 - don PierpaoloNella prima conferenza don Pierpaolo Petrucci ha analizzato i fondamenti rivelati della Regalità di Gesù Cristo e ne ha illustrato le applicazioni pratiche, considerando i doveri dei singoli e delle nazioni nei confronti di Cristo Re. Ha poi individuato il nemico nel liberalismo, padre della laicità che, condannato dalla Chiesa, si è poi infiltrato subdolamente nel suo seno. Con il decreto Dignitatis humanae, del Concilio Vaticano II, infatti, si riconosce un diritto alla diffusione pubblica delle false religioni.

Il relatore termina la sua conferenza ricordando il dovere per ogni cristiano, di contribuire ad instaurare il Regno di Gesù Cristo nella propria anima e nella società.

Sabato mattina, è don Mauro Tranquillo ad aprire il convegno e a tracciare un quadro storico del duello fra Chiesa e laicismo. Da Filippo il Bello che vuole asservire la Chiesa; all’epoca dell’illuminismo e della Rivoluzione Francese; fino al Risorgimento, con tutte le persecuzioni di cui la Chiesa è stata vittima come la soppressione degli ordini religiosi, fino al martirio dei suoi membri.

 

Convegno 2009 - Alessandro GnocchiDurante la mattinata, è intervenuto poi il giornalista e scrittore Alessandro Gnocchi sul tema: Esiste una sana laicità?

Il giornalista ha cominciato con il commentare la frase di Gesù: “Date a Cesare quel che è di Cesare e Dio quel che è di Dio”. Cesare, creatura, deve a Dio un culto nella vera religione rivelata e deve reggere i suoi soggetti con leggi conformi alla legge naturale e divina. La laicità dello stato, che nega per definizione la sua relazione a Dio, non può essere “sana”.

Il relatore ha constatato come i principi rivoluzionari siano integrati nella Chiesa, che oggi chiama laicità ciò che ieri chiamava laicismo.

Convegno 2009 - Mario PalmaroConclude la mattinata il professor Mario Palmaro, constatando le influenze drammatiche della laicità sui tutti i problemi di bioetica e come la guerra contro Dio porti alla distruzione dell’uomo. Una volta introdotti i principi liberali nella Chiesa, oggi lo scontro è diretto dai rivoluzionari contro la vita umana dal suo inizio alla fine. Principio generatore di questi errori è il voler governare la società fondandosi unicamente sull’opinione dalla maggioranza, senza riferimento alla verità oggettiva.

Citando il messaggio di Natale del 1944 di Pio XII, il relatore ricorda che la democrazia, svincolata dalla verità, diventa essa stessa totalitaria: fu la maggioranza a mandare a morte Socrate, e sarà la maggioranza a mandare a morte Gesù.

L’autorità deve riconoscere che il suo fondamento è Dio e a lui dovrà rendere conto del suo operato.

Convegno 2009 - una buona scelta di libriDopo la pausa pranzo, i lavori ricominciano alle 15.30. Don Emanuele du Chalard presenta il libro di Mons. Lefebvre, Lo hanno detronizzato, edito quest’anno dalla casa editrice Amicizia Cristiana e che riassume in maniera sintetica ed accessibile la lotta dei Papi contro il liberalismo e la sua penetrazione nella Chiesa.

In seguito il professore e filosofo Matteo D’Amico illustra come il fondamento del liberalismo è la divinizzazione dell’io, dove la libertà istituisce la verità. Ma il primato della libertà, senza e contro la verità, fa sì che il solo diritto è quello del più forte.

Dopo una breve pausa che permette ai presenti di visitare gli stands dei libri, Don Davide Pagliarani, superiore di Distretto della Fraternità in Italia, termina il convegno additando nel ritorno al principio della regalità sociale di Cristo, l’unica soluzione ai problemi contemporanei. Comincia con il constatare che l’uomo, è essenzialmente un essere religioso e quando rompe la sua relazione con Dio, si denatura e toglie il fondamento anche a tutte le altre relazioni. Quando l’autorità non è sottomessa a Dio da cui trae origine, non può più reclamare l’obbedienza in nome del diritto ma soltanto con l’astuzia o la minaccia della forza.

Quando l’autorità non riconosce il diritto alla verità di essere obbedita, seguita ed insegnata, perde il suo fondamento e invece di raggiungere il suo fine che è il bene comune, provoca la dissoluzione della società stessa.

Convegno 2009 - salaSan Paolo mostra l’autodistruzione della società pagana, come castigo di Dio, per concludere che la sola soluzione è Gesù Cristo. La stessa considerazione si può applicare alla dissoluzione sociale di oggi. L’uomo deve rendersi conto che, fuori e contro Dio, può solo nuocere a stesso. Don Pagliarani ricorda poi che, nel corso della storia, la Chiesa è sempre stata missionaria e martire perché segno di contraddizione. L’errore del Concilio è stato di voler attirare il mondo parlando il suo linguaggio, adattandosi ad esso, e quasi abdicando al suo carattere di portatore di verità, a detrimento della sua natura.

Una chiesa che non ha più slancio missionario, capace di pagare per questo il prezzo del martirio, non è più nel senso stretto la Chiesa di Cristo, la cui caratteristica è essere perseguitata perché portatrice della verità, e la verità e l’errore si fanno la guerra.

Il paradigma dei diritti dell’uomo distrugge la Chiesa e distrugge la società.

Il liberalismo, che si attacca alla relazione fra l’uomo e Dio, contamina tutte le altre che ne dipendono. L’ultima relazione che manderà in frantumi sarà quella fra essere e non essere. La pseudo-cultura moderna è quella della morte e lo sarà sempre di più, se non si inverte la rotta. La Carità più grande che si possa fare alla società contemporanea e alla Chiesa, uscita agonizzante dopo 40 anni di Concilio, è quella di ricordare i principi eterni dei diritti di Dio.

I colloqui teologici che cominceranno il 26 ottobre con le autorità romane, saranno l’occasione, per la Fraternità San Pio X di ricordare la dottrina tradizionale del magistero sulla Regalità di Cristo, opposta agli errori moderni.

Convegno 2009 - don Davide PagliaraniDon Pagliarani conclude il Convegno, invitando i partecipanti a pregare per il buon esito di questo confronto, perché la Chiesa, nella fedeltà al Magistero perenne, possa ritrovare il suo vigore missionario.

 

La serata si conclude con un magnifico concerto eseguito nella Chiesa di Bellariva dall’Ensemble Dulcis cum jubilo, che ha proposto canti in gregoriano e polifonia, concedendo ai presenti, nell’ascolto e meditazione dei brani, un’ora di Paradiso.

Il convegno si conclude con la S. Messa celebrata da don Davide nella chiesa del Priorato di Rimini. Nella mirabile omelia, il superiore del distretto mette in relazione la regalità di NSGC con il Santo Sacrificio della Messa e la Croce: “Regnavit a ligno Deus”. E per finire, uno squisito pranzo preparato dalle suore e una partita di pallavolo tengono insieme per qualche altra ora i grandi e piccoli partecipanti al convegno.


Ascoltare la predica di don Davide Pagliarani

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