Recensione libraria

Qual è stata l’ “intenzione” del Concilio Vaticano II? Esso, a differenza di tutti i concili precedenti, ha voluto essere pastorale fin nel suo oggetto. Anche se questo concilio ha potuto prendere per oggetto materiale di studio dei punti differenti sia dottrinali, sia disciplinari, sia pastorali, l’ottica unica e specifica secondo la quale ha voluto considerare tutti questi punti non è stato dottrinale ma pastorale, in un senso fondamentalmente nuovo.

 È possibile che un magistero conciliare diventi uno strumento di corruzione della fede? Mons. Tissier de Mallerais risponde a questa domanda prendendo “come punto di partenza ciò che il concilio ha detto di se stesso: della sua natura e delle sue intenzioni per poi considerare, non tanto i particolari degli errori che avrebbe espresso, quanto gli speciali metodi che ha usato per proporre queste dottrine; e da lì giungere all’autorità di cui esse possano godere”. 

Edizioni Ichtys

 

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