primo piano di mons. LefebvreItinerario Spirituale.

Seguendo San Tommaso d'Aquino nella sua Somma teologica.

brani scelti

Capitolo VII - I Sacramenti di Gesù Cristo (B)

Questo programma meraviglioso, elaborato dalla Sapienza eterna di Dio, non potrebbe realizzarsi senza il Sacerdozio, la cui grazia particolare è di perpetuare l’unico sacrificio del Calvario, sorgente di vita, di Redenzione, di Santificazione e di Glorificazione. L’irradiamento della grazia sacerdotale è l’irradiamento della Croce. Il sacerdote è perciò al centro del rinnovamento meritato da Nostro Signore. La sua influenza sarà determinante sulle anime e sulla società. Un sacerdote illuminato dalla sua fede e pieno delle virtù e dei doni dello Spirito di Gesù, può convertire numerose anime a Gesù Cristo, suscitare vocazioni, trasformare una società pagana in società cristiana.

È evidente che il ruolo del Vescovo, che ha la pienezza del sacerdozio, potrà essere importante per la moltiplicazione dei veri sacerdoti, per l’incoraggiamento delle vocazioni religiose, per la realizzazione d’istituzioni cristiane, per la vitalità della Cristianità e la crescita del regno universale di Nostro Signore.

Spetta ai vescovi conservare senza pecca e senza compromessi la fede nella virtù della Croce di Gesù, unica fonte di salvezza, e di non ripiegare, come fa il mondo, sulla ricerca di mezzi umani per un apostolato che si pretende più efficace: sarebbe un segno della perdita della loro fede in Gesù Cristo crocifisso. È precisamente ciò a cui noi assistiamo da diverse decadi e che va a sfociare nell’autodemolizione della Chiesa, secondo le parole di Paolo VI, lui stesso collaboratore decisivo di tale autodemolizione. È Israele che abbandona Jahvè, il solo vero Dio, per prevaricare con i falsi dèi delle tribù vicine, dalle quali prendono le figlie per mogli e adottano gli dèi. Israele finirà per essere apertamente deicida. Ma la sua gloria verrà da una vergine della tribù di Giuda, predestinata ad essere la Madre di Dio e la Madre del Nuovo Israele. Così, malgrado le promesse di Nostro Signore, che in verità non cessano di realizzarsi, la maggior parte delle autorità della Chiesa prevarica con le false divinità moderne attraverso l’ecumenismo: queste false divinità moderne sono non solamente quelle adorate nelle false religioni, ma anche le false ideologie divinizzate: la dea Ragione, la dea Libertà, gli dèi della Democrazia, del Socialismo, del Comunismo.

Dio, Gesù Cristo, la Chiesa cattolica, il santo Sacrificio della Croce e della Messa, il vero Sacerdozio cattolico, non sono ecumenisti, perché proclamano un Credo e praticano una legge antiecumenica; lavorano per il regno universale del Re dei Re: Gesù Cristo crocifisso: «Un solo Dio, una sola fede, un solo Battesimo» (Ef. 4,5).

A questo proposito, dato che abbiamo sfiorato il significato dei sacramenti, mi sembra opportuno ritornare sull’importanza accordata da Nostro Signore al batte­simo di acqua e Spirito. È con questo battesimo che Nostro Signore intende costituire il nuovo popolo di Dio, destinato alla terra promessa, alla vita eterna.

È di capitale importanza, nell’opera della Redenzione, il fatto che Egli abbia voluto essere battezzato da Giovanni Battista e che tutto il significato del battesimo d’acqua e Spirito si sia allora manifestato in un modo meraviglioso: «Nel Suo battesimo tutta la Trinità si manifesta: Egli nella Sua natura umana, lo Spirito Santo sotto forma di colomba e il Padre nella voce che si fece sentire, per dichiarare quella che sarebbe stata la forma anche di questo sacramento. Ne mostra anche l’effetto nell’aprirsi dei cieli al di sopra della sua testa, poiché con il suo battesimo, il cielo sarebbe stato riaperto anche a noi, in virtù del battesimo di sangue, nel quale Egli avrebbe lavato, nella sua persona, il peccato del mondo» (IIIa q.39 a. 1-8).

Così si manifesta l’universalità della virtù della Croce; e con il carattere impresso nell’anima, quest’ultima diventa idonea a partecipare nella Chiesa agli effetti del sacerdozio di Nostro Signore, ma non ad esercitare gli atti gerarchici caratteristici del sacerdozio.

Coloro che hanno ricevuto la grazia del battesimo e che ne portano per sempre il carattere indelebile, nella misura in cui sono fedeli alla grazia del loro battesimo, superano in dignità e in eccellenza tutto l’insieme delle creature lasciate al loro stato naturale.

Nostro Signore ha voluto che ci fosse trasmesso il suo colloquio con Nicodemo nel Vangelo di San Giovanni. Le sue parole sono chiare: «In verità, in verità ti dico: nessuno, se non rinasce, può vedere il regno dei cieli; nessuno, se non rinasce dall’acqua e dallo Spirito, può entrare nel regno di Dio» (Gv. 3,3-5). È anche l’ordine che Nostro Signore dà in maniera solenne, allorché, prima di salire al Cielo, manda gli apostoli in missione: «Ogni potere mi è stato dato in Cielo e sulla Terra. Andate dunque ad ammaestrare tutte le genti, battezzandole nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo» (Mt. 28,18-19).

È questo battesimo di acqua valido e conferente il carattere che costituisce la persona membro di diritto nella Chiesa, con i suoi diritti e i suoi doveri, anche nel caso in cui questo battesimo non conferisca la grazia santificante, cioè anche nel caso in cui non è fruttuoso come nel caso dei protestanti, quando il loro battesimo è valido. Non avendo la vera fede essi non possono ricevere la grazia, ma ricevono il carattere, che farà vivere la grazia se essi abiurano le loro eresie.

Nella Chiesa c’è ormai un insegnamento pieno di errori, se non di eresie, a proposito dei sacramenti e specialmente del Battesimo. È importantissimo richiamare la dottrina della Chiesa su questo argomento. Il nuovo rito del Battesimo è stato influenzato da questi errori, specialmente in ciò che concerne gli effetti del Battesimo. La vera dottrina del Battesimo corrisponde bene allo spirito missionario che Nostro Signore ha infuso nei suoi apostoli. Le effusioni visibili dello Spirito Santo sui battezzati all’inizio della evangelizzazione, confermano l’importanza capitale del Battesimo. Ancora oggi, nei paesi pagani, i missionari riconoscono i battezzati dal loro sguardo disteso, aperto, confidente, mentre i pagani ispirano paura, servilismo e diffidenza. Ormai il sangue di Gesù, nel quale sono stati battezzati, invita i cristiani ad unirsi al sacrificio di Lui tutte le domeniche e a compiere così il più importante atto della virtù di religione in unione con Nostro Signore e con tutto il suo Corpo mistico a gloria della Santissima Trinità.

Prima di chiudere queste brevi meditazioni sulla santa Messa e i sacramenti, sembra utile considerare specialmente il sacramento della penitenza, che in nu­merose circostanze occupa gran parte del tempo che il sacerdote consacra all’apostolato. Considerata la debolezza delle anime, gli scandali della società corrotta in mezzo alla quale esse vivono, le loro cadute sono frequenti. Nostro Signore perciò ha istituito nella Sua infinita misericordia «una seconda zattera di salvezza».

 


 

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