Dopo  l'Angelus del 1 gennaio, Benedetto XVI ha dichiarato quanto segue:

Assisi 1986: Statua di Buddha sul tabernacolo"Cari fratelli e sorelle, nel Messaggio per l’odierna Giornata della Pace ho avuto modo di sottolineare come le grandi religioni possano costituire un importante fattore di unità e di pace per la famiglia umana, ed ho ricordato, a tale proposito, che in questo anno 2011 ricorrerà il 25° anniversario della Giornata Mondiale di Preghiera per la Pace che il Venerabile Giovanni Paolo II convocò ad Assisi nel 1986. Per questo, nel prossimo mese di ottobre, mi recherò pellegrino nella città di san Francesco, invitando ad unirsi a questo cammino i fratelli cristiani delle diverse confessioni, gli esponenti delle tradizioni religiose del mondo e, idealmente, tutti gli uomini di buona volontà, allo scopo di fare memoria di quel gesto storico voluto dal mio Predecessore e di rinnovare solennemente l’impegno dei credenti di ogni religione a vivere la propria fede religiosa come servizio per la causa della pace. Chi è in cammino verso Dio non può non trasmettere pace, chi costruisce pace non può non avvicinarsi a Dio. Vi invito ad accompagnare sin d’ora con la vostra preghiera questa iniziativa".

Questa è la lettera che Mons. Lefebvre aveva inviato a sette cardinali il 27 agosto 1986

Ecône, 27 agosto1986

Eminenza,

Di fronte agli eventi attuali nella Chiesa e di cui Giovanni Paolo II è autore, in previsione di ciò che si propone di fare a Taizé e a Assisi nel prossimo mese di ottobre, non posso fare a meno di indirizzarmi a voi per supplicarvi, in nome dei numerosi sacerdoti e fedeli, di salvare l’onore della Chiesa umiliata come non lo è mai stata nel corso della sua storia. I discorsi e gli atti di Giovanni Paolo II al Togo, in Marocco, in India, alla sinagoga di Roma, suscitano nei nostri cuori una santa indignazione. Cosa possono pensare di questo i Santi e le Sante dell’Antico e del Nuovo Testamento? Cosa farebbe la Santa Inquisizione se esistesse ancora? E’ il primo articolo del Credo e il primo comandamento del Decalogo che sono derisi pubblicamente da colui che è seduto sulla Cattedra di Pietro. Lo scandalo è incalcolabile nelle anime dei cattolici. La Chiesa è scossa nelle sue fondamenta. Se la fede nella Chiesa Cattolica, unica arca di salvezza sparisce, è la Chiesa stessa che scomparirà. Tutta la sua forza, tutta la sua attività soprannaturale ha per base questo articolo della nostra fede.

Giovanni Paolo II continuerà a rovinare la fede cattolica, pubblicamente, in particolare ad Assisi, con il corteggio delle religioni previsto nelle strade della città di San Francesco, con la ripartizione delle religioni nelle cappelle e nella Basilica perché vi esercitino il loro culto in favore della pace come è concepita all’O.N.U. E’ questo che è stato annunciato dal Cardinale Etchegaray, incaricato di questo abominevole Congresso delle Religioni. Come è possibile che nessuna voce autorizzata si elevi nella Chiesa per condannare questi peccati pubblici? Dove sono i Maccabei? Eminenza, per l’onore del solo vero Dio, di Nostro Signore Gesù Cristo, protestate pubblicamente, venite in aiuto ai vescovi, ai sacerdoti, ai fedeli rimasti cattolici. Eminenza, se mi sono rivolto a voi è perché non posso dubitare dei vostri sentimenti in proposito. Questo appello lo indirizzo ai Cardinali di cui troverete i nomi in questa lettera, in modo che, eventualmente, possiate agire insieme.

Che lo Spirito Santo vi venga in aiuto Eminenza, e vogliate gradire l’espressione dei miei sentimenti fraternamente devoti in Christo et Maria.

Marcel LEFEBVRE, Arcivescovo-Vescovo emerito di Tulle.

Lista dei Cardinali destinatari

S. Em. Cardinal Giuseppe Siri, Arcivescovo di Genova
S. Em. Cardinal Paul Zoungrana Arcivescovo di Ouagadougou
S. Em. Cardinal Silvio Oddi, già Prefetto della Congreegazione del Clero, Roma
S. Em. Cardinal Marcelo González
Martín, Arcivescovo di Toledo
S. Em. Cardinal Hyacinthe Thiandoum, Arcivescovo di Dakar
S. Em. Cardinal Alfons Stickler, Bibliotecario della Biblioteca Vaticana, Roma
S. Em. Cardinal Édouard Gagnon, Presidente del Consiglio Pontificale per la famiglia, Roma.