spirito santo

Commento di Sant'Agostino al Vangelo

Il Signore, nel promettere che avrebbe inviato lo Spirito Santo, dice: Quando verrà, egli confonderà il mondo quanto a peccato, a giustizia e a giudizio (Gv 16, 8). Che vuol dire? Forse che Cristo Signore non confonde il mondo quanto a peccato, quando dice: Se io non fossi venuto e non avessi parlato ad essi, non avrebbero colpa; ma adesso non hanno scusa per il loro peccato (Gv 15, 22)?

 

E affinché nessuno pensi che ciò vale solo per i Giudei e non per tutto il mondo, non dice anche: Se voi foste del mondo, il mondo amerebbe ciò che è suo (Gv 15, 19)? Non confonde forse il mondo quanto a giustizia, quando dice: Padre giusto, il mondo non ti ha conosciuto (Gv 17, 25)? E forse non lo confonde quanto al giudizio, quando annunzia che dirà a quelli posti alla sua sinistra: Andate nel fuoco eterno, che è stato preparato per il diavolo e per i suoi angeli (Mt 25, 41)? E nel santo Vangelo si trovano molte altre affermazioni con cui Cristo confonde il mondo quanto a peccato, giustizia e giudizio. Perché allora Cristo attribuisce questo compito in modo specifico allo Spirito Santo? Forse, per il fatto che Cristo parlò soltanto al popolo giudaico, si dirà che egli non ha confuso il mondo, come se sia stato confuso solo colui che direttamente ha ascoltato i suoi rimproveri? Lo Spirito Santo, invece, infuso nei cuori dei discepoli sparsi ovunque, non ha confuso soltanto un popolo, ma il mondo intero. Ecco infatti che cosa dice il Signore ai discepoli al momento della sua ascensione in cielo:Non appartiene a voi conoscere i tempi e i momenti che il Padre ha fissato per il potere che gli spetta; ma riceverete forza dalla venuta dello Spirito Santo su di voi, e sarete miei testimoni a Gerusalemme e in tutta la Giudea e la Samaria, fino all'estremità della terra (At 1, 7-8). Questo è incriminare il mondo. Ma chi oserà dire che per mezzo dei discepoli di Cristo lo Spirito Santo pone sotto accusa il mondo, e che invece non ve lo pose Cristo stesso, dal momento che l'Apostolo esclama: Volete una prova del Cristo che parla in me? (2 Cor 13, 3). E' lo Spirito Santo che pone sotto accusa e con lui Cristo. Ma, a mio avviso, siccome per mezzo dello Spirito Santo doveva essere riversata nei loro cuori la carità (cf. Rm 5, 5), la quale caccia via il timore (cf. 1 Io 4, 18), che avrebbe potuto trattenerli dal porre sotto accusa il mondo pieno di furore contro di loro, il Signore dice: Egli confonderà il mondo, come a dire: Egli riverserà nei vostri cuori la carità, così che, liberati da ogni timore, vi sentirete liberi di porre sotto accusa il mondo. Non una volta sola abbiamo detto che le operazioni della Trinità sono inseparabili, ma che sempre bisogna salvare la distinzione delle singole persone, di modo che si riconosca non soltanto l'unità senza divisione ma altresì la Trinità senza confusione.

Tratto da: Sant'Agostino, Omelia 95 sul Vangelo di San Giovanni