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ATTI DEL MAGISTERO (3a Parte) - Felicité de Lamennais (1782-1854): Il Capostipite del Liberalismo cattolico e della democrazia cristiana - A cura di don Stefano - See more at: http://radio-vobiscum.tumblr.com/tagged/Atti-del-Magistero#sthash.Pmd5zSJ1.dpuf
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Felicité de Lamennais: il capostipite del Liberalismo cattolico e della democrazia cristiana

a cura di don Stefano Bellunato

 

   Proponiamo di ascoltare da "Radio Vobiscum" la bella conferenza in tre parti sul capostipite del liberalismo cattolico. Dopo ogni sintesi trovate il link diretto alla conferenza.

 

 

(1a Parte): 1) Notizie bibliografiche-infanzia a La Chesnaie e influenza di Jean Jacques Rousseau; - 2) Riassunto delle 2 tesi principali di Rousseau: il mito del buon selvaggio completamente libero e buono e il successivo trasferimento della sua libertà alla società con il contratto sociale. Negazione cioè del peccato originale e della società come necessità della natura umana. Rousseau padre al contempo dell’anarchia assoluta e della tirannia assoluta dello stato. - 3) Quel che resta di Rousseau in Fichte e Kant. - See more at: http://radio-vobiscum.tumblr.com/tagged/Atti-del-Magistero#sthash.Pmd5zSJ1.dpuf

Prima Parte:

1) Notizie bibliografiche, infanzia a La Chesnaie e influenza di Jean Jacques Rousseau. 2) Riassunto delle due tesi principali di Rousseau: a - il mito del buon selvaggio completamente libero e buono, b - trasferimento della sua libertà alla società con il contratto sociale. Negazione cioè del peccato originale e della società come necessità della natura umana. Rousseau padre al contempo dell’anarchia assoluta e della tirannia assoluta dello stato. 3) Quel che resta di Rousseau in Fichte e Kant.

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Seconda Parte:

1) Felicité de Lamennais ingannato dagli errori di Rousseau: negazione del peccato originale, negazione della natura della società. 2) L’influenza del fratello nella scelta della vocazione: uno spirito tormentato. 3) La lotta contro l’assolutismo della pseudo-restaurazione imperiale e l’ostilità di un clero semi-gallicano. 4) Alla fine del 1817 appare il 1° volume del “Saggio sull’indifferenza dello stato nei riguardi della religione”: grande successo e lodi dei monarchici, nonché della Chiesa. 5) Apparizione del 2° volume del “Saggio sull’indifferenza dello stato nei riguardi della religione”: appaiono chiari gli errori presi in prestito da Rousseau: a) Negazione della natura della certezza intellettuale degli individui, certezza attribuita solo al solo consenso comune, b) L’autorità dell’umanità produce ogni certezza. c) Il cristianesimo non è religione rivelata, ma evoluzione di un’idea religiosa che si riscontra in tutte le società antiche: tradizione puramente naturale. Cristianesimo come tappa della necessaria evoluzione naturale umana e non più frutto di una libera azione soprannaturale divina: evoluzionismo della verità. 6) il terzo volume: la religione cristiana come “semper perficienda”, incompleta per definizione: la religione in cammino! E così la Rivelazione: negazione chiara del dogma cristiano. Perciò per Lamennais … “al disopra di Roma c’è l’autorità dell’umanità!”; “il Cristianesimo sarà superato presto o tardi da un’unica religione universale che causerà l’unione suprema dell’umanità! “: ecumenismo ante litteram. 7) Reazione dei vescovi francesi e della S. Sede; 1824, Lamennais fa il primo viaggio a Roma per difendersi. Incontra Leone XII, benevolenza del Papa, ma anche testimonianza dello stesso al Card. Bernetti: “ho visto la faccia di un dannato”.

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Terza Parte:

1) 1825: Lamennais fa una nuova denuncia del gallicanesimo dei vescovi e della tirannia statale, 1826: si stupisce del mancato intervento di Roma in sua difesa; abbandono dei monarchici, auspicio di una ribellione generale e dell’avvento di una repubblica democratica dove la verità corrisponde alla libertà. 2) 1828: fondazione, con Padre Lacordaire O.P. E con Montalambert, della “Congregazione San Pietro” (!!!), cioè della prima congregazione religiosa “democratica”. Viene disciolta dopo soli 4 anni. 3) 1829: nuova opera in difesa dei Gesuiti, minacciati di espulsione da tutti gli stati neo-massoni. Libertà assoluta, condizione necessaria perché tutte le verità si possano “sviluppare”. 4) 1830: fondazione del quotidiano “L’Avenir”: la libertà è la prima virtù! L’umanità si libera dai legami dell’infanzia. Il cristianesimo libera l’intelligenza per far pervenire i popoli all’età adulta! L’umanità é la vera Chiesa fondata da Dio! A lei appartengono i privilegi della Chiesa! La Chiesa deve continuare il suo sviluppo che fonderà il “Nuovo Ordine Sociale”! 5) 1831: la reazione dei vescovi blocca i lettori de “L’Avenir”. Nello stesso anno 2° viaggio di Lamennais a Roma con Lacordaire e Montalambert: prima accoglienza fredda di Gregorio XVI alle prese con la rivoluzione negli Stati Pontifici. Secondo incontro di quindici minuti con il Papa, che ricorda le buone opere del fratello di Felicité e della mmama di Montalambert. Invito indiretto alla calama di Gregorio XVI che offre addirittura una presa di tabacco a Lamennais. Parole di disprezzo di Lamennais verso la curia e verso Roma: “Non esiste più il Papato! ... Roma solo una tomba monumentale piena di ossa!” 6) 1832: Lamennais lascia Roma per rendersi a Monaco di Baviera, dove conta molti amici. Lamennais ostenta fiducia nel sostegno di Roma. 30 Agosto 1832: Lamennais riceve su un vassoio d’argento l’Enciclica “Mirari Vos”, enciclica capitale anche oggi, prima condanna storica di tutto ciò che sarà chiamato successivamente liberalismo cattolico, modernismo, sillonismo, progressismo, democratismo cristiano …

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