introduzione allo studio di DioI tempi in cui viviamo sono così bui perché sono il risultato della Rivoluzione liberale preparatasi lungo i secoli. Uno dei molteplici risultati di questa totale liberalizzazione della società moderna è proprio l’emancipazione dell’intelligenza dalla Verità e dal reale. Siamo giunti così a una graduale disgregazione delle certezze, fino a dissolverci nel più totale soggettivismo, che fa sì che non sia più l’individuo a doversi conformare alla realtà, ma che, al contrario, sia la realtà a essere prodotta e modellata dall’individuo.

 Ecco che soffriamo le ripercussioni di questa cattiva filosofia della conoscenza anche nell’attuale crisi modernista, dove l’atto di fede non ha più alcunché di razionale, ma il verbo “credo” e il verbo “penso” viaggiano su due binari paralleli che mai si incontrano. La fede non è più la virtù soprannaturale dell’adesione dell’intelletto alla verità rivelata, la quale è immutabile e indubitabile in quanto data dalla verace autorità di Dio, bensì è “frutto interamente spontaneo della natura”, come denuncia l’enciclica Pascendi di San Pio X, è “sentimento e non cognizione”.

Capita allora che, qualora uno volesse recuperare le basi per uno studio razionale e tradizionale dei primi articoli di fede, con difficoltà trovi delle risorse sicure e incontaminate dalle quali attingere senza faticare in ricerche al disopra della propria portata le quali, poi, raramente offrono un sintetico sguardo d’insieme.

Qui sta tutto il senso dell’opera Introduzione allo studio di Dio del filosofo, teologo e mistico domenicano Reginald Garrigou-Lagrange. Sulla scia della filosofia perenne, unico antidoto al veleno soggettivista, il piccolo libro, benché non sia uno dei più conosciuti di questo autore, ripropone le tappe essenziali per giungere alla dimostrazione dell’esistenza di Dio e allo studio di alcuni suoi attributi.

Con tutta la linearità conservata dal testo, che compone varie trascrizioni di conferenze, dapprima l’autore mostra l’attualità del problema di Dio, mai tramontata, per poi riassumere le grandi scuole di pensiero che negano Dio: il materialismo, l’agnosticismo, l’idealismo. In seguito, dopo aver smontato tali sistemi e aver riaffermato la conoscibilità di Dio, si addentra nella tradizionale soluzione della questione, classificando tre grandi gruppi di prove dell’esistenza di Dio e sintetizzando mirabilmente il problema della natura divina, quello della provvidenza e del rapporto azione divina e libertà umana.

Per concludere, il padre Garrigou-Lagrange non tralascia di confrontare i dati della ricerca teologica con quelli della Sacra Scrittura, mettendo in luce come, sia nell’Antico che nel Nuovo Testamento, Dio si sia rivelato all’uomo manifestando i propri attributi e qualcosa della sua natura.

 

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