Unione EuropeaIl panorama europeo e mondiale mostra sempre più i segni di quel "Nuovo Ordine" cui la tende la Rivoluzione, nel quale non c'è spazio per i "dissidenti", cioè coloro che si vorrebbero opporre al "pensiero unico" liberale, anti-naturale ed anti-cristiano: "nessuna libertà per i nemici della libertà". Le legislazioni anti-omofobia sono un esempio eloquente; un altro esempio, in seno all'Unione Europea, è il progetto di istituire organismi per monitorare comportamenti "intolleranti"...

Il consiglio dei capi di Stato e di Governo, ha invitato l’Unione Europea a stabilire un’unità di sorveglianza nazionale per monitorare i cittadini, di tutti i 27 Stati membri dell’UE, sospettati di “intolleranza”.

Il Consiglio Europeo per la Tolleranza e la Riconciliazione ( ECTR ) lanciato sotto la guida del presidente polacco Aleksander Kwasniewski e Moshe Kantor, presidente del Congresso Europea Ebraico, ha chiesto l’istituzione di organismi di sorveglianza per monitorare direttamente il comportamento intollerante di certi cittadini e gruppi.

Il Consiglio, che comprende i presidenti della Repubblica Ceca, Slovenia, Albania, Lettonia e Cipro, e i primi ministri della Spagna e della Svezia, ha presentato la proposta in un rapporto consegnato alla Commissione per le Libertà Civili del Parlamento Europeo ( LIBE ).

Il ECTR ha chiamato la sua proposta “Statuto Nazionale per la promozione della tolleranza” e lo ha (ETD) , pubblicato con il titolo “Proposta di direttiva del Consiglio recante applicazione del principio di parità di trattamento fra le persone indipendentemente dalla religione o dalle convinzioni personali, dalla disabilità, dall’età o dall’orientamento sessuale“.

L’ECTR richiede la messa al bando delle ”diffamazioni di gruppo” cioè ”commenti diffamatori fatti in pubblico e rivolti contro un gruppo … o dei suoi membri , al fine di incitare alla violenza , ridicolizzarlo o sottoporlo a false accuse“. Vengono considerati diffamatori anche commenti offensivi rivolti a gruppi in tempi (un altra epoca storica) e luoghi diversi (al di là dei confini dello Stato)”.

Saranno inoltre soggetti a sanzioni penali i “crimini di odio“, che prevedono non solo “incitamento alla violenza”, ma “una palese approvazione di una ideologia totalitaria, della xenofobia o dell’antisemitismo”.

“I membri dei gruppi vulnerabili e svantaggiati “, aggiunge , ”hanno diritto a una protezione speciale” in aggiunta alle normali protezioni legali offerte da parte dello Stato. Questa “protezione speciale … può implicare un trattamento preferenziale ”per quelli individuati come ”vulnerabili ”.

Il fine è quello di prendere “azioni concrete per combattere l’intolleranza, in particolare al fine di eliminare il razzismo, pregiudizi di colore, la discriminazione etnica, religiosa, ideologie totalitarie, la xenofobia, l’antisemitismo, anti-femminismo e l’omofobia”.

Il documento si propone di bandire l’intolleranza da parte dei governi , ma anche da singoli cittadini : ”E ‘ importante sottolineare che la tolleranza deve essere praticata non solo da enti governativi , ma ugualmente da individui , compresi i membri di un gruppo nei confronti di un altro”. E aggiunge che la “garanzia di tolleranza deve essere intesa non solo come una relazione verticale (da governo a individui), ma anche come una relazione orizzontale (da gruppo a gruppo e da persona a persona).

“E ‘obbligo del governo garantire che la tolleranza venga praticata in verticale ed in orizzontale”.

Non mancano i disappunti: il gruppo European Dignity Watch sostiene che i principi di base del ECTR siano difettosi e che “interferisce in un modo senza precedenti con la libertà e i diritti dei cittadini distorcendo i concetti di giustizia e uguaglianza” e porterà ad un controllo pubblico istituzionale dell’opinione e del pensiero privato”.

Sophia Kuby, portavoce di European Dignity Watch, ha detto che questo porterebbe ad una situazione in cui anche le accuse vaghe o infondate potrebbero essere usate contro individui o gruppi come gruppi religiosi, scuole, seguaci di una particolare religione o anche genitori che vogliono insegnare ai loro figli valori morali.

Conclude dicendo che “sarebbe un significativo passo indietro", e ” certamente un giorno buio per la democrazia europea”.

di Hilary White

Traduzione a cura di Carmen Fiore

Fonte: www.prolifenews.it

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