Festeggiare il capodanno è diventato ormai per la maggior parte dei giovani d’oggi solo un’occasione per esagerare e commettere qualche follia. 

Pochi si soffermano a riflettere sull’anno appena trascorso e ringraziare Dio per le numerose grazie ricevute. È questo lo spirito con il quale un gruppo di circa 20 ragazzi e ragazze hanno pensato di incontrarsi e trascorrere qualche giorno in una delle città più belle d’Italia, Firenze, sotto l’esemplare direzione di un giovane sacerdote, Don Elias, che gentilmente si è offerto di accompagnare questi giovani con l’allegria e la bontà che lo contraddistinguono.

Perché questi giorni sono stati così piacevoli e salutari per noi ragazzi?
Innanzitutto abbiamo potuto beneficiare ogni giorno della Santa Messa, inoltre non è mancato un po’ di sano spirito di sacrificio nel saperci arrangiare in cucina e rinunciando ai confort di casa propria, infine abbiamo potuto ammirare le bellezze artistiche e culturali offerte dalla Toscana.
Il primo giorno infatti si inizia con la visita al maestoso Duomo di Firenze e l’annesso museo che custodisce al suo interno tutti i tesori del Duomo, ad accompagnarci nella visita è un ragazzo del luogo che ci ha illustrato le straordinarie ricchezze del vasto museo. Nel pomeriggio siamo andati a fare visita ad un sacerdote infermo: con lui abbiamo scambiato qualche parola, portato un po’ di conforto e compagnia, ma soprattutto abbiamo compreso cosa vuol dire offrire le proprie sofferenze al Signore.


Il secondo giorno uno dei nostri ragazzi ci ha invitati a pranzare con la sua famiglia nella loro casa di campagna vicino Livorno dove abbiamo potuto ammirare la tranquillità del paesaggio toscano. Nel pomeriggio il nostro amico ci ha portati a Montenero da dove, con la funicolare, si raggiunge il santuario della Madonna delle Grazie, patrona della Toscana, e luogo di culto famoso per i suoi numerosissimi ex voto che testimoniano la costante intercessione della Madonna per gli abitanti del luogo.


Il terzo giorno, approfittando del bel sole della mattinata, ci siamo concessi una piacevole passeggiata per le vie di Firenze e al nostro ritorno don Elias ha tenuto una conferenza sull’interessante tema “la virtù di religione” attraverso la quale rendiamo a Dio il culto pubblico e privato che gli è dovuto e rafforziamo l’amicizia tra Dio e noi. Nel pomeriggio invece siamo saliti sulle colline fiorentine per visitare il santuario di Montesenario, fondato da sette nobili fiorentini che hanno dato inizio all’ordine dei Servi di Maria.
La giornata dell’ultimo dell’anno l’abbiamo trascorsa visitando Siena con il suo elegantissimo Duomo, la famosa piazza del Palio e le chiese di contrada in una delle quali, la chiesa di san Donato, abbiamo assistito alla Santa Messa cantata; ma soprattutto ci siamo divertiti nel conoscere tutte le curiosità e le usanze dei senesi in occasione del Palio!
Ma… tempus fugit! Così, dopo una breve visita a casa di una famiglia che ci ha ristorati con un buon thè caldo, siamo tornati a Firenze per ritrovarci nella nostra cappella per il tradizionale canto del Te Deum rivolgendo la nostra gratitudine verso Dio e implorando celesti benedizioni per il nuovo anno che sarebbe iniziato.


Per festeggiare la mezzanotte abbiamo cenato in un ristorante di campagna e trascorso la serata fra canti e giochi!
Il primo giorno dell’anno è stato anche l’ultimo di questa bella vacanza: abbiamo assistito alla Santa Messa e pranzato tutti insieme prima di salutarci e ripartire ognuno verso la propria città con la piacevole sensazione di aver iniziato il nuovo anno in compagnia di buoni amici e soprattutto nella serena e salutifera amicizia con Dio.
C’è da dire che a rendere speciali questi giorni non sono stati soltanto i bei luoghi ma anche le persone che hanno partecipato, quindi un grazie speciale va a tutti i ragazzi e ragazze che sono venuti da tutta Italia e addirittura dalla Germania!


Ma un grazie ancora più speciale va agli organizzatori che hanno reso possibile questa vacanza: chi si occupato della logistica, chi ha provveduto ai nostri pasti, i ragazzi che hanno fatto da padroni di casa guidandoci nei luoghi della bella Toscana e da ultimo, ma non per importanza, Don Elias che ci ha supportati e sopportati in tutti i modi in questi cinque giorni!