La Porte Latine

La Porte Latine - Buongiorno, Monsignor Fellay. Grazie per aver voluto rispondere alle domande di La Porte Latine per i fedeli che non hanno potuto partecipare a questo magnifico pellegrinaggio. Cosa se ne potrebbe dire, come conclusione?

Monsignor Fellay - Effettivamente, bisogna proprio utilizzare il termine “magnifico”. Un pellegrinaggio davvero molto, molto, molto bello, con una congiunzione perfetta tra l’assistenza delle autorità e degli addetti al servizio del Santuario, dell’organizzazione del pellegrinaggio, che ha messo a disposizione tutto il necessario, e Dio stesso, che ci ha voluto concedere un tempo assolutamente magnifico, delle luminose giornate di fine autunno che hanno contribuito alla serenità delle cerimonie… Credo che un altro termine che utilizzerei è proprio “serenità”: tutto si è svolto in un clima molto calmo e bello e penso che le anime abbiano potuto elevarsi a Dio, unirsi a Lui, ringraziare la Santa Vergine e supplicare tutte le grazie di cui hanno bisogno, di cui abbiamo bisogno. Veramente un bel pellegrinaggio di ringraziamento.

LPL – Ci sono state più di una consacrazione durante il pellegrinaggio (2). Potrebbe parlarcene, dal momento che riguarda tutti i fedeli della Fraternità?

Monsignore – È vero, ci sono stati dei rinnovi. Non credo si possa parlare di una consacrazione, salvo, forse, quella di oggi (27 ottobre 2014, n.d.t.), che però è stata piuttosto una supplica a san Pio X (3). Ma, d’altra parte, lui è il nostro patrono e ogni cosa è già affidata a lui. Il rinnovo della consacrazione al Cuore Immacolato di Maria della Fraternità, del Distretto di Francia, risponde alla richiesta di Fatima, perché, in fondo, i messaggi di Lourdes e Fatima, entrambi luoghi di apparizione della Santa Vergine, sono uguali: insistono ugualmente su una profonda e intima devozione alla Santa Vergine, al Cuore Immacolato; qui l’Immacolata, là il Cuore Immacolato e Doloroso: c’è corrispondenza, la Santa Vergine che appare è sempre la stessa. Dunque questa consacrazione è importante per noi: il Cielo ci indica in modo manifesto i mezzi per trovare protezione, soccorso nei tempi difficili che attraversiamo, ci indica il Cuore Immacolato. Ci indica anche il Sacro Cuore, legato a Cristo Re. Perciò abbiamo molto a cuore questo tema, ci è molto caro.

D’altronde, mi ricordo una frase di Monsignor Lefebvre estremamente chiarificante sul combattimento e i problemi attuali della Chiesa, che lui ricollega a Cristo Re: «Le cose vanno male perché i prelati, i nostri prelati, i capi della Chiesa, non si curano più, non si preoccupano più del regno di Nostro Signore Gesù Cristo». Poi concludeva dicendo che non è possibile seguirli su questa strada. È vero: è un linguaggio che oggi non viene più compreso, per niente. Invece è una delle disgrazie più grandi, una sorta di riduzione alla regalità di Nostro Signore, che oggi non viene riconosciuta nella pratica, se non, eventualmente, dal singolo individuo… Ma riconoscere che la società, i paesi, le nazioni appartengono a Nostro Signore viene considerato un’idea da marziani dalla società e all’interno della Chiesa stessa. La tragedia è radicale perché lo stesso Signore delle Nazioni è anche il nostro Salvatore, il solo Salvatore dal quale sia possibile essere salvati, che è il capo sia delle Nazioni che della Chiesa: togliere una delle due parti – la parte nella quale si svolge la vita umana, cioè il mondo (infatti noi abbiamo un’anima e un corpo) – è molto grave, difatti corrisponde alla volontà dei nemici della Chiesa e significa togliere lo scettro a Nostro Signore. Ci è sempre parso, sulle orme di Monsignore, un atto molto grave abbandonare questo combattimento e siamo persuasi di essere dalla parte della ragione. Dunque rinnovare la consacrazione domandata da Pio XI ha un grande valore, è una dichiarazione al Cielo: molti Vi hanno girato le spalle, ma non noi! Noi vogliamo stare con Voi.

LPL – E l’ultima supplica a San Pio X, recitata oggi? (4)

Monsignore - San Pio X è il nostro patrono e gli domandiamo con tutto il cuore di proteggerci, di intercedere dall’alto del Cielo per questa opera che gli si affida, che vuole seguire il suo esempio, che vuole beneficiare della sua intercessione. Si può dire quel che si vuole, ma san Pio X è stato veramente un grande santo Papa, canonizzato in nome del suo sacerdozio. Se così si può dire, il Papa è il summum del sacerdozio – il Sovrano Pontefice – e questo è già tutto un programma: non dobbiamo mai dimenticare che il nostro modello è lui, san Pio X.

LPL – Alcune questioni d’attualità preoccupano tutti i cattolici e ancor più I fedeli della Fraternità. La prima concerne i massacri dei cristiani in Oriente. Qual è la vostra opinione in merito?

Monsignore – Innanzi tutto, provo un’immensa compassione; ma, senza alcun dubbio, penso che se al giorno d’oggi in certi paesi si trova questa forma di islam estremamente aggressiva, ciò è dovuto al rovesciamento di un ordine stabilito, avvenuto di recente. Fino allora i cristiani vivevano in questi paesi con tutti gli onori e il rispetto dovuti, potremo dire fin dalle origini; anche quando, con Maometto, arrivò l’islam, non ci si comportò in maniera così barbara come oggi. Questo segno dei tempi dovrebbe far riflettere le persone. Invece l’impressione è che non riflettano per nulla, ma cerchino di catalogare quanto succede come una forma estremismo e si fermino lì, non capendo che quanto accade in Oriente è terribilmente grave. Ancora una volta, non vogliamo che Nostro Signore regni e ne subiamo le conseguenze: sono là, davanti ai nostri occhi!

LPL – I media parlano molto del Sinodo della Chiesa Cattolica (5). Cosa dobbiamo pensarne? Che cosa dobbiamo aspettarci?

MonsignoreNon bisogna aspettarsi nulla. Non c’è da aspettare, la linea è già data, è chiara, si può dire in tutta semplicità. Si vuole evidentemente arrivare a banalizzare la situazione di quanti vivono nell’adulterio, in situazione di peccato. È molto, molto grave: quando si tocca la morale, si toccano i comandamenti di Dio. Si è osato, per due settimane, lasciare libero corso all’opinione personale proprio là dove non c’è alcun spazio per essa: ha già parlato Dio, ha detto «amen». Certo, si deve riflettere su come aiutare queste persone, costantemente; ma aiutarle non significa certo dire loro che c’è una porta aperta dove invece proprio non c’è. La porta che si sta per aprire è una porta per l’Inferno! I prelati che hanno ricevuto il potere delle chiavi, cioè il potere di aprire le porte del Cielo, stanno invece per chiuderle e aprire quelle dell’Inferno: è inverosimile! C’è da gridare! La linea è già data e, anche se è vero che questo sinodo non doveva prendere decisioni, doveva essere solo un primo passo, i primi passi sono stati compiuti e la direzione è stata presa perciò non è difficile prevedere come si svolgerà il sinodo seguente. A meno che non ci sia una reazione molto più forte di quella che si è avuta fino ad oggi e, disgraziatamente, non credo ci sarà. Purtroppo, non ci sarà!

LPL – Che cosa si deve pensare della beatificazione di Paolo VI? (6)

MonsignoreSemplicemente, non è seria. Se ne può trarre la conclusione che chiunque può diventare santo, soprattutto se è a favore del Concilio Vaticano II! Tutto ciò che ha a che fare con il Vaticano II è immediatamente santo, beatificato, canonizzato. Un’ulteriore banalizzazione della santità. Non è per niente serio! Ci fa male, ci turba profondamente perché si ridicolizza la religione. Un santo dovrebbe brillare per le sue virtù, virtù eroiche, dovrebbe essere un esempio da seguire. Perciò una cosa di questo tipo non è seria, anche se è triste dirlo.

LPL – Terminiamo con le parole del vostro sermone di ieri che sono state riportate dalla stampa (7): «Non abbiate paura!». Può commentarle per I fedeli che non hanno assistito alla S. Messa?

Monsignore – Le mie parole vanno ben comprese: non ho detto semplicemente «non abbiate paura», ma che, pur essendoci dei motivi, umanamente parlando, gravissimi per aver paura, in ogni ambito, bisogna guardare a questa paura umana con sguardo soprannaturale, pensando che questo terrore non è solo di oggi, ma che già Nostro Signore si rendeva conto che gli apostoli avevano paura.

La paura continua anche dopo gli apostoli ed è uno dei mezzi più potenti dei nemici della Chiesa, in particolare del demonio, per paralizzarne l’azione apostolica. Ma per vincere chi cerca di impaurire, di spaventare, non si possono cercare dei mezzi umani.

La tentazione degli uomini, sia quella di lasciarsi terrorizzare dalla realtà che li fronteggia oppure quella di pretendere di risolvere i problemi con le proprie forze, si supera con la risposta data da Nostro Signore quando ha detto «non abbiate paura»: bisogna cercare il Suo aiuto. Adjutorum nostrum in Nomine Domini, il nostro aiuto è nel Nome del Signore, dobbiamo alzare gli occhi a Lui. In una crisi così terribile come quella che si sta attraversando è la sola cosa che resta ormai da fare perché, dal punto di vista degli uomini, è finita, non c’è speranza. La situazione della Chiesa è una catastrofe senza nome. Quindi i motivi per avere paura ci sono, ma non abbiamo il diritto di lasciarci paralizzare, anzi, dobbiamo guardare avanti, partire alla riconquista, possibile unicamente nel Nome del Signore, che ha promesso il Suo aiuto.

Quando Dio ha domandato ai suoi apostoli di andare in tutto il mondo ha dovuto dire loro di non avere paura, ma ha anche detto: «Fate affidamento a Me, sarò sempre con voi». Ecco il vero messaggio, non un semplice «non abbiate paura».

 

Intervista realizzata da Jean-Paul e Jacques Buffet per La Porte Latine, il 27 ottobre 2014

Note (audio, testi e video sono in francese):

(1) Qui il video dell’intervista.

(2) Qui la supplica a Cristo Re, Principe della pace e Capo delle Nazioni (http://laportelatine.org/activites/chartres/lourdes2014/report2014/report8_consecration_au_christ_roi_141026.php#consecration_lourdes_2014)

(3) Qui la supplica a san Pio X (http://laportelatine.org/activites/chartres/lourdes2014/report2014/report14_grotte_lundi_141027.php#supplique_saint_pie10_lourdes_2014)

(4) Qui l’audio della supplica a san Pio X (http://laportelatine.org/mediatheque/audiotheque/audiotheque2014.php)

(5) Qui il nostro dossier completo sul Sinodo (http://laportelatine.org/vatican/sanctions_indults_discussions/23_septembre_2014/24_10_2014_synode_famille_patiente_revolution_de_francois_magister.php#divorces)

(6) Da leggere sul tema: Comunicato della Casa generalizia della FSSPX a riguardo della beatificazione di Papa Paolo VI – 17 ottobre 2014 (https://www.sanpiox.it/public/index.php?option=com_content&view=article&id=1463:comunicato-della-casa-generalizia-della-fraternita-sacerdotale-san-pio-x-circa-la-beatificazione-del-papa-paolo-vi&catid=58&Itemid=64); “Beato Paolo VI!”, di don Philippe Toulza, direttore delle edizioni Clovis della FSSPX – 18 ottobre 2014 (http://laportelatine.org/district/france/bo/paul6_bienheureux_toulza_141018/paul6_bienheureux_toulza_141018.php)

(7) Qui l’audio del sermone di monsignor Fellay (http://laportelatine.org/mediatheque/audiotheque/audiotheque2014.php)

 

 

 

 

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