educazione_sessuale

di Joselito Panzica

Se con la mente ripassiamo velocemente tutti gli eventi che sono accaduti all’interno della Chiesa in quest’anno appena trascorso, con amarezza non possiamo che concludere che per la Sposa di Cristo l’inverno è ancora lungo e la primavera tarda ad arrivare.
Noi cattolici possiamo essere paragonati al popolo ebraico dell’Antico Testamento, che per quarant’anni ha errato lungo il deserto del Sinai prima di raggiungere la terra promessa.

Esattamente come allora non riusciamo a vedere lo spiraglio della Restaurazione e vaghiamo ancora nel deserto del Concilio Vaticano II. Tutto ciò avviene perché evidentemente ancora non siamo degni di assistere al trionfo del Cuore Immacolato di Maria.

Non ne siamo degni? A qualcuno questa frase potrebbe far storcere il naso! Recitiamo le preghiere in un latino impeccabile, conosciamo tutte le rubriche della Messa di sempre e sappiamo dimostrare con alte argomentazioni che il Concilio Vaticano II è in rottura con il passato! La controstoria, poi, è il nostro pezzo forte e tifiamo per la Vandea (a mo’ di squadra di calcio), e i Cristeros! Poi nella battaglia contro l’aborto o le unioni contro natura siamo sempre in prima linea e il movimentismo è nel nostro DNA! Cos’altro dobbiamo fare?
Evidentemente manca un pezzo fondamentale: non solo pensare da cattolici, ma vivere come tali riflettendo sul fatto che questi anni terribili sono lo scenario di una guerra spaventosa del demonio contro la Chiesa Cattolica! Siamo nel bel mezzo dei famosi 100 anni di libertà concessi a Satana nell’apparizione che ebbe Leone XIII!

Sancte Michael Arcangele defende nos in proelio….”!  Ogni volta che assieme al sacerdote recitiamo a fine Messa le preghiere volute da Papa Pecci proprio per chiedere l’aiuto della Vergine Santissima e di San Michele Arcangelo, dovremmo riflettere sul fatto che, umanamente parlando, la battaglia è persa e solo la Croce di Cristo potrà farci trionfare! Ed è un combattimento che inizia dalla conversione di noi stessi, dal ritornare a vivere da cattolici anche nelle piccole cose. Soltanto così non perderemo posizioni davanti al nemico che avanza.
Oggi, invece, il nostro esercito diminuisce sempre di più! Stiamo perdendo la nuova generazione, i nostri figli! Il cosiddetto tradizionalismo non sta più riuscendo ad educare in modo autenticamente cattolico e il risultato è una generazione di ragazzi buoni, ma con principii ed idee liberali! Ragazzi che vanno a Messa, ma che pensano non troppo diversamente dal compagno miscredente con il quale vivono cinque giorni su sette! Ragazzi che si comunicano, ma che hanno trovato una mediazione (impossibile dal punto di vista cattolico), con il mondo!

E il problema non sono i programmi che l’OMS redige riguardo l’educazione sessuale fin dagli anni dell’asilo, ma il nostro non far nulla di fronte alla valanga che avanza. La nostra lotta finisce in una chiacchera da bar (meglio se con una pinta di birra in mano!), in cui facciamo bellissimi discorsi ai quali, però, non segue mai l’azione.
Superficialità assoluta, in quanto crediamo che il problema dei programmi nella scuola o le cattive compagnie che i nostri figli seguono o i cattivi modelli che essi apprendono, sono problemi risolvibili. “Noi abbiamo il figlio forte” (sic!), “Noi riusciamo ad avere la situazione sotto controllo” (sic!), “L’importante è che i nostri figli sappiano tutto su come è andato veramente il Risorgimento Italiano o la Seconda Guerra Mondiale” (sic!).

Genitori illusi! Anzi, incoscienti! Anime affidateci da Dio per farle diventare sante, lasciate in pasto ai leoni nell’arena con i genitori sugli spalti a guardare! Genitori che non hanno a cuore affatto il problema educativo e che si rifugiano dietro banali (e non cattoliche), scuse quando si invita loro a non mandare i propri figli alla scuola pubblica.
Troppo facile fare i tradizionalisti guardando lontano puntando il dito contro Papa Francesco che ne fa una al giorno o i massoni che redigono i programmi anticristiani! Facciamoci, innanzitutto, un esame di coscienza e domandiamoci cosa desideriamo realmente per i nostri figli! Prima di preoccuparci della ferocia del nemico, preoccupiamoci di addestrare il nostro esercito!

E visto che da tradizionalisti sappiamo ancora cosa sono i Novissimi, pensiamo alla nostra morte e al giudizio davanti al tribunale di Dio. E’ in quell’istante preciso in cui sarà decisa la nostra salvezza o dannazione eterna, che dovremmo rispondere anche su come abbiamo educato le anime che ci sono state affidate!
E non ci sarà alcuna banale scusa come la classica “Ma avevano un insegnante che non ha fatto alcun programma di educazione sessuale!”, perché non possiamo bendarci gli occhi pensando che il problema della scuola sia solo nei programmi!
Che esempio danno i compagni di classe? Qual è la moda che è entrata nei loro cuori? Quali sono gli esempi immorali che provengono da ragazzi che non credono più al peccato mortale e non hanno un briciolo di fede? Domande terribili che il genitore tradizionalista (soprattutto italiano!), ignora….
Ragazzi buttati nell’arena dell’immoralità fin dagli anni della fanciullezza e dell’adolescenza, gli anni più delicati nei quali si forma il carattere e si gettano le basi per la salvezza o dannazione di un’anima

La società cristiana non la si ricostruisce con la conferenza o il movimentismo fine a se stesso, ma partendo dalla famiglia e passando per l’educazione! Che la Vergine Santissima possa aprire gli occhi a tanti genitori cattolici e possano così diffondersi scuole autenticamente cattoliche o, molto semplicemente, famiglie che – capito il grave pericolo- nel loro piccolo si uniscano per dare vita all’istruzione paterna ancor ‘oggi possibile in Italia.
Deus vult!

 

Fonte: Tradizione.biz